Quali tessuti possono causare allergie?

tessuti allergie

Sapevi che l’8% delle dermatiti è provocata da ciò che indossiamo? A rivelarlo è uno studio della Commissione Europea che sottolinea quanto i responsabili delle reazioni allergiche siano nella maggioranza dei casi gli agenti chimici con cui le fibre sono trattate, rappresentando un vero e proprio pericolo per la nostra salute. Oggi, la moda ci offre capi d’abbigliamento dai colori sempre più sgargianti, realizzati con tessuti di ogni tipologia, ma non sempre ciò che piace agli occhi fa bene anche alla nostra pelle, tanto è vero che le dermatiti sono sempre più frequenti. La dermatite da contatto causata da tessuti provoca arrossamento, desquamazione, prurito, secchezza cutanea, gonfiore, calore dovuto all’infiammazione in corso, bollicine, puntini rossi, bruciore agli occhi e senso di oppressione al petto. Le resine di formaldeide e la parafenilendiammina presenti in alcuni tessuti rappresentano le principali cause di allergia.

Quali tessuti causano allergie?

I capi d’abbigliamento sotto accusa sono quelli che presentano coloranti dispersi in grado di penetrare con facilità nella nostra cute. Le fibre più comuni come nylon, elastan, filanca, lycra, acrilico, poliammide, poliestere, polipropilene possono essere dannose per chi ha problemi di pelle. Infatti queste fibre sono idrofobe, quindi tendono a trattenere l’umidità, il che potrebbe causare irritazioni alla cute. Bisogna sempre leggere bene l’etichetta e verificare la composizione del capo e la presenza di coloranti. Solitamente, i capi più scuri possono contenere tracce di metalli pesanti come il nichel, dunque è sempre bene lavare con cura i nuovi acquisti prima di indossarli. I tessuti sintetici non trattengono le molecole dei coloranti, perciò possono scolorire lasciando residui chimici sulla pelle causando allergie. Si incontra maggior rischio con i colori scuri e cangianti, come gli inserti argentati e dorati e con le pailettes. Le stampe, specialmente quelle in rilievo possono contenere ftalati.

Quali sono i migliori tessuti per la pelle sensibile?

Il cotone, la seta, il lino, il cachemire e la canapa sono alcuni dei tessuti più popolari e rispettosi della pelle, in grado di trattenere le molecole di colore, riducendo al minimo qualsiasi irritazione. Per coloro che soffrono di disturbi cutanei sono dunque da preferire fibre naturali con buone qualità traspiranti. L’adozione di fibre naturali non trattate e prive di sostanze chimiche residue è particolarmente indicato anche per i neonati ed i bambini che necessitano di essere coperti con indumenti termoregolanti.

Come scegliere i tessuti rispettosi della pelle?

A prescindere che si opti per il cotone, la lana, la seta, è fondamentale puntare su materiali di alta qualità con un micron basso. Bisogna scegliere tessuti con un’efficace capacità di gestione dell’umidità; ciò favorisce il comfort e riduce la proliferazione batterica sulla pelle. E’ importante individuare materiali in grado di regolare la temperatura corporea, come la lana ad esempio, che può controllare il calore corporeo, sia in condizioni di caldo che di freddo. Infine, scegliere tessuti resistenti. Le fibre forti, infatti, non tendono a rompersi durante la realizzazione del tessuto, con il risultato che le estremità delle fibre che sporgono sono meno numerose e di conseguenza anche il “fattore pizzico” è ridotto.